La Sardegna è una terra di conquiste per il cinema, un autentico set naturale, che negli anni è stato in grado di ispirare numerosi autori.
La stoffa dei sogni (2014) di Gianfranco Cabiddu, con Sergio Rubini ed Ennio Fantastichini, e Mille volte addio (2014) di Fiorella Infascelli, Valeria Solarino e Beppe Fiorello nella splendida cornice del parco dell’Asinara, sono solo gli ultimi tra i film che hanno immortalato le spiagge della Sardegna.
Già negli anni ‘60 Lina Wertmuller si innamorò dei paesaggi della Sardegna e scelse più tardi l’Ogliastra selvaggia per girare un film che divenne un cult del cinema italiano travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto. Chi non ricorda la celeberrima battuta di Gennarino (Giancarlo Giannini) tradito dalla sua amata “bottana industriale!” (Mariangela Melato) che chiudeva la pellicola con il verso “Mare traditore, che mi fosti amico un tempo e poi mi camminasti sopra il cuore”? Quella era l’ogliastrina spiaggia di Cala Luna, distante solo pochi km dal Club Esse Cala Bitta! La spiaggia dello sbarco dei due naufraghi è invece Cala Fuili, nel comune di Dorgali.
E ancora come si può dimenticare lo splendido, allora ventiduenne, Raoul Bova che esce dalle acque Sarde sulle note di Caribbean Blue di Enya sotto gli occhi folgorati di una seducente Barbara Snellenburg nel 1993? Il film era Piccolo grande amore di Carlo Vanzina.
La Sardegna incontaminata e il profumo inebriante della macchia mediterranea è stata fatale anche per il naufrago Paolo Villaggio, alias signor Robinson, che nel 1976, sotto la regia di Corbucci, in mezzo alla sabbia, sognava la TV. Mentre uno splendido Nanni Moretti sceglie la spiaggia delle Bombarde nella riviera catalana di Alghero e si allontana tenendo per mano il figlio di un anno nel suo Aprile.
Francis Ford Coppola sceglie Arbus per la produzione del film di Carrol Ballard Black stallion, la storia di un purosangue nero che galoppa sulle dune di Piscinas. Michelangelo Antonioni invece, con una intramontabile Monica Vitti e uno stupendo Richard Harris, nel suo Deserto Rosso approda nella spiaggia rosa di Budelli. La zona, che è ora Parco Nazionale, purtroppo è stata a lungo vittima di saccheggi da parte di turisti poco rispettosi, che negli anni hanno fatto incetta dei suoi granelli rosa, non semplice sabbia ma prodotto della frantumazione del microrganismo Miniacina miniacea.
Il bianco e nero degli anni sessanta ha ripreso Cala Spinosa, nei pressi di Capo Testa a Santa Teresa Gallura. La cala ospitò alcune ciak dello sceneggiato A come Andromeda, con Paola Pitagora e Luigi Vannucchi. Mentre nel ’68 a cala di Volpe, in Costa Smeralda, il mitico Roger Moore, nelle vesti di 007, interpretò La spia che mi amava, con Barbara Bach.
Ma non dimentichiamo che prima che il mare diventasse protagonista delle pellicole cinematografiche ci furono gli spaghetti-western (spesso a San Salvatore di Sinis) e i banditi e i pastori. Molti dei maggiori interpreti del grande schermo hanno calcato i set naturali della Sardegna da Amedeo Nazzari a Ugo Tognazzi, da Massimo Boldi a Madonna…
Sì, neanche Madonna ha rinunciato alle spiagge della Sardegna. Così, nel ruolo della “bottana industriale” che già fu di Monica Vitti, sotto la regia del marito Guy Ritchie, nel 2001 ha girato un remake di Travolti da un insolito destino. Presentato col titolo di Swept away, con un Adriano Giannini bellissimo come suo padre Giancarlo e con una Claudia Schiffer che si tuffava spavalda dalle rocce di Cala Luna.
Anche se meno vicino ai nostri Club Esse, ci ricordiamo Leonardo Pieraccioni e Rocco Pappaleo immersi nelle acque di Santa Margherita di Pula, in provincia di Cagliari, in Finalmente la felicità. L’elenco dei registi che hanno scelto la Sardegna e le sue spiagge è ancora molto lungo e in continuo aggiornamento. Perché la Sardegna, con i suoi panorami, la sua natura e la sua bellezza non smette di offrire ispirazione a tanti piccoli e grandi autori della settima arte.