La Saint Ours: la fiera di artigianato valdostano di tradizione

La Saint Ours: la fiera di artigianato valdostano di tradizione

Curiosità – Per saperne di più nasce per raccontare ai nostri ospiti gli aspetti più interessanti e meno conosciuti delle località dove sono situati i villaggi turistici e gli hotel Club Esse, in modo che possano avere un motivo in più per conoscere i meravigliosi territori della nostra penisola: oggi ti parliamo della Fiera di Sant’Orso.

La Fiera di Sant’Orso: arte e tradizione ad Aosta

Gli artisti dell’intaglio su legno, dell’intreccio dei cesti e delle sculture in pietra conoscono benissimo la Fiera di Sant’Orso, che si tiene ad Aosta ogni anno nei “giorni della merla”, ovvero il 29 (anteprima serale), il 30 e il 31 di gennaio.

In queste giornate, decine di migliaia di persone provenienti soprattutto dal nord-ovest italiano, dalla vicina Francia e dalla Svizzera, si riversano ad Aosta per questa incredibile festa.

Storia e significato della Fiera di Sant’Orso

Ma perché gli ultimi 3 giorni di gennaio si chiamano i “giorni della merla”?

Nessuno lo sa esattamente, ma pare che questo appellativo derivi da una leggenda popolare in base alla quale in quei giorni una merla bianca con i suoi pulcini si rifugiò in un comignolo per ripararsi dal freddo.

Il primo di febbraio uscì poi all’aperto, tutta nera a causa della fuliggine, e da allora tutti i merli sono diventati neri.

Ai “giorni della merla” sono associati le 3 giornate più fredde dell’anno, anche se è una credenza errata in quanto dal 10 gennaio in poi le temperature tendono normalmente a risalire.

Cosa troverai alla Fiera: artigianato e sculture

In quei giorni, tutte le possibilità di alloggio di Aosta e della valle centrale sono oggetto di una corsa alle prenotazioni per non perdere l’occasione di visitare questa straordinaria manifestazione che si tiene ininterrottamente dall’anno 1001, senza mai saltare una sola data, neppure durante le epidemie medievali o le Grandi Guerre mondiali.

Nel 2025 sarà pertanto la 1025° edizione che, come da sempre, vedrà talmente tanti visitatori da rendere necessario istituire un “senso unico pedonale” nelle vie della città, con veri e propri percorsi obbligati.

Gli artisti arrivano il 29 gennaio e piazzano i loro banchetti negli spazi assegnati, spesso dormendo direttamente al loro fianco scaldandosi con generosi dosi di vin brulé.

Alcune sculture in legno sono talmente grandi che vengono piazzate con l’aiuto delle gru, così come le sculture in pietra più pesanti.

Gli espositori occupano quasi tutte le vie del centro con le loro opere, e fiumi di persone si riversano in città già dalle prime ore del mattino, cercando di accaparrarsi i pezzi più prestigiosi, a volte molto costosi, soprattutto se creati da artisti di fama internazionale come Giangiuseppe Barmasse, celebrato per le sue incredibili sculture in legno a grandezza naturale, alle quali (come dicono di lui) scolpisce anche l’anima.

Cercalo nel web, ne vale davvero la pena!

 

Marco Baldisseri - Direttore Marketing

Marco Baldisseri
Chief Commercial Officer


Come Raggiungere la Fiera di Sant’Orso da Pila

Vuoi un suggerimento per visitare la Fiera?

Fatti una settimana bianca a Pila, dal 26 gennaio al 2 febbraio, alloggiando al Club Esse Pila 2000, e a metà settimana prendetevi un break per visitare la Fiera di Sant’Orso, senza usare la vostra auto, in quanto dal centro di Pila, ad appena 300 metri dal Club Esse Pila 2000, parte la nuova cabinovia che in appena 15 minuti arriva accanto al centro di Aosta.

Senza nessun problema di parcheggio potrete passare una giornata strabiliante circondati da vere e proprie opere d’arte, magari acquistando regali belli e poco costosi per i vostri parenti e amici.

Unirai così alcune delle cose più belle che la Valle d’Aosta può offrirvi: natura, sci, arte e tradizione. Buon viaggio e buona scoperta.

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