Guerino Di Feo, Capo Animazione Club Esse al Club Esse Palmasera, ci parla del suo “amore” per l’animazione turistica (e di molto altro) a “Ci mettiamo la faccia”.
In vacanza a Cala Gonone, una tra le destinazioni turistiche della Sardegna più amate nel mondo, se hai soggiornato al Club Esse Palmasera ti sarà sicuramente capitato di incontrare un ragazzo di Battipaglia con il cuore grande e lo zaino sempre in spalla, e che oggi si racconta a Ci mettiamo la faccia.
Dopo aver conosciuto Lele Barrella, uno dei maestri dell’intrattenimento made in Club Esse, Lisa Michelino “Signora delle prenotazioni” e vera esperta di sogni che diventano realtà, Pasquale “Mr. Pako” Tafuro, con il suo stile da “panico, pa-panico… paura” e Marco Agulli e i suoi sogni nel cassetto targati Broadway, oggi è il turno di Guerino Di Feo.
Ciao Guerino, puoi dire a Ci mettiamo la faccia perché hai scelto l’animazione turistica?
Un po’ per curiosità e un po’ perché avevo il bisogno di trovare qualcosa di diverso a cui aggrapparmi. Non potevo fare scelta migliore. Ed eccomi qua, son passati 9 anni. Tutti Club Esse! ?
Cosa ami della tua professione?
Il potere di farti sentire presente. Di esserci. Di sentirti vivo. Ogni giorno. La leggerezza. Ma soprattutto il palco. Poter essere in mille costumi diversi sempre te stesso.
La tua vacanza ideale?
La mia vacanza ideale è quella con lo zaino mezzo vuoto in spalla, da riempire di esperienze, e con delle buone scarpe per girovagare, incontrare, conoscere e imparare a condividere.
Raccontaci di quella volta che…
Avrei tante cose da raccontare. Mille, forse. In una stagione può succedere di tutto. Immaginate in nove. Pianti, risate, amici che non andranno più via. Raccontare tutto questo sarebbe riduttivo, viverle interessante. Ragazzi, partite, regalatevi l’esperienza più bella del mondo. Quella dell’animazione. ?
Qual è il tuo segreto per catalizzare l’attenzione degli ospiti?
Saper ascoltare: è come avere una buona storia da raccontare. Più storie hai sulla tua pelle più ospiti si riconosceranno in te. Uno scambio continuo. Reciproco.
Come ha cambiato il tuo lavoro la pandemia?
Sarò sincero. In meglio. Dove non arrivava un abbraccio c’erano gli sguardi e i sorrisi, gli antidoti più potenti contro la paura. In quel periodo c’erano meno attività ludiche ma più voglia di raccontarsi e di conoscersi. Animazione 2.0, quella a cui io sono legato. Poche attività ma contatto infinito. La nuova frontiera dell’animazione.
Cosa ti rende felice?
Guardare le stelle, leggere un libro, camminare. Indossare un costume, un paio di ciabatte e fare sorridere la gente.
Svelaci il tuo più grande sogno.
Credo di aver già realizzato il mio sogno. Vivere sei mesi in un villaggio turistico a contatto con la gente e gli altri sei mesi in giro con lo zaino in spalla a contatto con la natura e le bellezze che questa vita ci ha donato. Sono una persona serena e realizzata. ?
Manda un messaggio agli ospiti che ti leggono.
Grazie per aver aggiunto tempo al mio tempo. Grazie per aver nutrito costantemente la mia anima, giorno dopo giorno. Grazie, grazie e grazie ancora.
Questo mi rimarrà, per sempre.
Vi voglio bene. Tutti! ?