Le tombe dei giganti in Sardegna rappresentano un mix di storia, leggende, misticismo e, in alcuni casi, sono conosciute anche per i loro misteriosi effetti terapeutici.
La loro origine non è chiara, si tratta di opere megalitiche che si prestano a numerose ipotesi di utilizzo. Alcuni studiosi ritengono che si trattasse di altari votivi, altri parlano di luoghi di sepoltura, altri ancora pensano a monumenti eretti allo scopo di segnalare luoghi caratterizzati da oscure forme di energia.
È peraltro cosa nota che i nostri lontani progenitori vivevano in diretta simbiosi con la terra e con la sua naturale energia, che già millenni or sono era perfettamente intuita e conosciuta, e che oggi è dimostrata dagli strumenti ultrasensibili che la modernità ci mette a disposizione.
Visitare una tomba dei Giganti
Tra le più misteriose la Tomba dei Giganti di Li Mizzani, a metà strada fra Arzachena e Palau, che è meta di pellegrinaggi veri e propri da parte di chi soffre di patologie muscolari e reumatiche che la medicina tradizionale non ha saputo curare.
Ci si mette in coda per appoggiarsi alla grande stele e fin da subito si ha l’impressione di una sensazione di benessere, anche da parte di chi, almeno apparentemente, non ha alcun malanno.
Ho personalmente provato questa sensazione, spinto da un amico di Porto Torres che mi ha raccontato per primo di essere guarito da un mal di schiena ricorrente che lo affliggeva da ormai molti anni. Lui, ogni 6 mesi circa, fa una gita con la famiglia alla Tomba dei Giganti di Li Mizzani e passa una decina di minuti appoggiato alla stele, tornando poi a casa con una sensazione di benessere fisico senza eguali.
Tomba dei Giganti e effetti curativi
Naturalmente la scienza ha approfondito questo strano effetto curativo, testimoniato da moltissime persone, ed è stato effettivamente verificato che la stele è soggetta a vibrazioni (onde calcolate in un range che va da 20 a 90 Hz) che si trasmettono alle cellule del corpo, contrastando i vari malanni, dal mal di schiena a reumatismi di vario genere.
La stele è in granito, che ha una forte e riconosciuta conducibilità elettrica. Basti pensare che uno dei componenti del granito è il silicio, che a sua volta è alla base dei microchip che vengono utilizzati in informatica. Insomma, la terapia di questo particolare sito storico e della sua stele è paragonabile alla medicina nucleare naturale, di cui beneficiavano gli antichi, con ogni probabilità assegnandole una motivazione mistica mentre la realtà si è dimostrata molto più scientifica.
Resta il fatto che nessuno sa bene il perché in molti casi la stele funzioni mentre la medicina tradizionale no. Visto che è stato chiarito che non si tratta di suggestione, penso che rimarrà uno dei misteri che caratterizzano uno dei tanti effetti della nostra madre terra.
Marco Baldisseri
Chief Commercial Officer
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